Attivo il nuovo servizio di Uroginecologia

Presso il Centro Polispecialistico Canavesano è attivo il servizio di Uroginecologia. Trattasi di una branca della medicina che, come suggerisce il nome, si trova a metà strada fra l’Urologia e la Ginecologia.

Che cos’è e in cosa consiste?

L’Uroginecologia si occupa di tutte le disfunzioni del pavimento pelvico femminile che comprendono i prolassi urogenitali, l’incontinenza urinaria, il dolore pelvico cronico e le cistiti acute, croniche o interstiziali.

Sebbene alcune di queste patologie, come l’incontinenza urinaria, possano essere presenti anche nell’uomo, la grande maggioranza delle disfunzioni del pavimento pelvico riguardano le donne, motivo per cui l’Uroginecologia si sovrappone spesso con la Ginecologia.

Quando eseguire una visita uroginecologica

È consigliabile sottoporsi alla visita uroginecologica qualora si soffra delle problematiche sopracitate come, ad esempio, la perdita urinaria. Le disfunzioni del pavimento pelvico, il prolasso genitale e l’incontinenza, sono patologie estremamente frequenti, la cui prevalenza raggiunge il 50% nella popolazione femminile di età superiore ai 50 anni ed aumenta progressivamente con l’età.

L’esame clinico è il principale strumento per la diagnosi. Durante il colloquio si raccolgono informazioni in merito allo stile di vita e ai fattori di rischio, alla funzionalità dei visceri pelvici e ai sintomi associati, con particolare riguardo alla valutazione dell’impatto di questi ultimi sulla qualità di vita. I difetti anatomici correlati al prolasso vengono invece rilevati e soppesati con la visita uroginecologica.

Come si svolge la visita?

La visita uroginecologica è una visita medica simile alla visita ginecologica durante la quale si indaga sullo stato di salute degli organi pelvici femminili per escludere la presenza di una disfunzione del pavimento pelvico e/o presenza di masse pelviche, di verificarne l’associazione con eventuale incontinenza urinaria, nonché l’uso di farmaci che potrebbero potenzialmente esserne causa.

Alla fine della visita, lo specialista potrà indicare la strategia terapeutica a cui sottoporsi: medica, chirurgica, riabilitativa o un’associazione di più tecniche fra loro.

Se necessario, a supporto della visita possono essere effettuati o richiesti esami strumentali come:

  • Ecografia vescicale e/o transvaginale per la valutazione di utero e annessi, perineale dinamica per lo studio del prolasso;
  • Uroflussimetria (esame non invasivo) per la valutazione del profilo minzionale;
  • Esame urodinamico completo (esame invasivo) per lo studio della funzionalità vescicale e dell’incontinenza;
  • Uterocistoscopia esame invasivo che utilizza uno strumento sterile, che permette di vedere l’interno della vescica. Non produce dolore ma solo una sensazione inusuale e passeggera poco rilevante.

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