L’importanza dell’Ecografia come strumento di prevenzione

A cura del dott. Luigi Fiore, Medico Chirurgo specialista in Radiodiagnostica (Direttore di Radiologia presso Centro Polispecialistico Canavesano)

L’ecografia, o ecotomografia, è una metodica di diagnostica per immagini che utilizza ultrasuoni e non fa ricorso a radiazioni ionizzanti. Il principio di funzionamento si basa su cristalli piezoelettrici presenti all’interno della sonda, appoggiata direttamente sulla pelle del paziente. Questi cristalli emettono impulsi ultrasonori e, subito dopo, sono in grado di ricevere le onde di ritorno generate dall’interazione degli ultrasuoni con i tessuti interni. Le informazioni raccolte vengono elaborate da sofisticati sistemi informatici che trasformano i segnali in immagini dettagliate delle strutture corporee esplorate.

Nel corso degli anni l’utilizzo dell’ecografia si è progressivamente ampliato, fino a diventare uno degli esami di prima scelta in numerosi ambiti clinici. Oggi trova applicazione nello studio dell’addome, delle articolazioni, dei muscoli e tendini, delle ghiandole superficiali, dei linfonodi, delle mammelle, e in molte altre regioni anatomiche.

Si tratta di un’indagine non invasiva, rapida, indolore e soprattutto priva di rischi, motivo per cui è spesso raccomandata come primo approccio diagnostico in presenza di sintomi comuni quali dolori o coliche addominali, dolori articolari, noduli sottocutanei o lesioni mammarie.

Negli ultimi anni l’ecografia sta assumendo un ruolo sempre più importante anche nell’ambito della prevenzione, grazie alla sua facilità di esecuzione e all’assenza di controindicazioni. È pertanto spesso utilizzata per lo screening e il monitoraggio di patologie mammarie, malattie delle ghiandole endocrine, in particolare tiroide e ghiandole salivari, nonché per la valutazione di numerose altre condizioni cliniche.

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